Descrizione
Zona di produzione
Nella
parte più a sud della valle dell’Adige trentina, dove le Piccole Dolomiti e la
catena del Baldo accompagnano il lago di Garda nella sua espansione verso la
pianura veneta, si collocano i vigneti della cantina di Ala; una terra ricca di
memorie, che fu teatro di contese tra l’impero austriaco e la serenissima
repubblica di Venezia. Fu proprio grazie a queste relazioni e ai conseguenti
scambi commerciali delle genti che la popolavano che il Marzemino giunse in
questa terra dalla lontana e suggestiva Asia minore.
Sui
migliori terreni creati dall’azione erosiva e di trascinamento dei ghiacciai,
che durante il loro passaggio hanno formato dolci colline e promontori fertili,
e nelle migliori esposizioni facilitate dal particolare orientamento delle
vallate, viene coltivata l’uva Marzemino, che riesce in questo modo a esprimere
al massimo la sua potenzialità, raggiungendo la giusta maturazione, creando
vini con gentilezza di profumi e armonia di sapori.
Allevato nella classica pergola trentina, il Marzemino è un vitigno che necessita di potature lunghe e i suoi giovani, verdi germogli sono molto fragili e sensibili all’effetto del vento. Solo l’abile lavoro del viticoltore, attraverso un paziente lavoro di legatura e sistemazione dei tralci, riesce a selezionare i migliori germogli per la produzione dell’uva.
Varietà e vinificazione
Vendemmia 2017 e
appassimento
Raggiunta la
maturazione, la metà dei grappoli di uva Marzemino viene raccolta rigorosamente
a mano, controllata e adagiata delicatamente in apposite cassettine per iniziare
il periodo di appassimento in cella, a temperatura e umidità controllate. Le
uve si evolvono e maturano ulteriormente per diversi mesi, attraverso il
naturale processo di appassimento, sviluppando note e sentori che doneranno al
vino armonia e ricchezza.
Per l’altra metà dei
grappoli, si spinge al massimo la maturazione naturale prima dell’arrivo delle
piogge, per poi vendemmiare a mano e pigiare.
Pressatura
La pigiatura delle
uve fresche è molto lenta e delicata, per non rompere completamente gli acini,
ma lacerarli solamente in modo da prolungare la successiva fermentazione.
La pigiatura delle
uve passite avviene nel tardo autunno, dopo i mesi trascorsi ad appassire in
fruttaio. Data la consistenza degli acini, si procede ad una “sgranellatura”:
il poco succo che si libera sarà la base su cui i lieviti inizieranno la loro
lentissima fermentazione.
Fermentazione
La fermentazione
delle uve fresche: dopo due notti di sosta a 8°C il pigiato viene inoculato con
lieviti specifici che ne andranno ad esaltare le caratteristiche organolettiche
tipiche del vitigno. La fermentazione è lenta a temperatura controllata e i
rimontaggi sono brevi ma frequenti.
La fermentazione
delle uve passite: l’aggiunta dei lieviti selezionati avviene immediatamente,
anche se la temperatura del mosto è piuttosto bassa data la stagione (7-9°C).
La fermentazione è lentissima e può durare anche delle settimane, durante
questo periodo il vino estrae le migliori componenti dalla buccia e dai
vinaccioli elevando la sua struttura e la sua ricchezza aromatica e
caratteriale.
Affinamento
Dopo la
fermentazione malolattica, le due componenti riposano e sedimentano per alcuni
mesi prima di trasferirne una parte in botti di rovere. Al momento
dell’assemblaggio, le varie componenti vengono unite per prepararsi
all’imbottigliamento e alla successiva fase di affinamento in bottiglia.
Caratteristiche organolettiche
Vino dalla personalità unica e riconoscibile, si esprime con un intrigante profilo aromatico che spazia dal frutto maturo e caldo, tendente ad aromi di passito quali prugna e marasca, a una speziatura fatta di eucalipto e coriandolo con contorno di note balsamiche e di mandorla. Al palato offre una struttura fitta, ma delicata e una freschezza di frutto in retrogusto che lo rende un grande rosso.
2483 bottiglie